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[PUSH ARTIST] [lessness] – The Night Has Gone To War EP (Justin Jest Entertainment/I Musician Digital)

Foto: Cecilia Bozza Wolf

[lessness] è il progetto solista di Luigi Segnana, ex membro di Casa del Mirto, che ha scelto di pubblicare un EP di ben sette tracce, The Night Has Gone To War, per (ri)presentarsi al grande pubblico. Degno di menzione è il nome scelto: [lessness] è infatti un racconto del premio Nobel per la letteratura Samuel Beckett, uno degli scrittori più influenti del XX secolo.

Il disco mi è stato descritto come un mix tra gli Interpol e i Massive Attack ed effettivamente lo noto già dal brano di apertura Cwtch, che non solo mi ricorda nel giro di basso Turn On The Bright Lights, ma lascia intravedere l’ispirazione, soprattutto vocale, ai Cigarettes After Sex. Proprio come Cwtch anche Where The Night Will Heal Our Pain è accompagnata da un videoclip che contrasta con le atmosfere sognanti del brano, e proprio come viene suggerito nel testo, ci viene voglia di ascoltarlo “under the moonlight”. Di questo è inoltre presente un remix (The Night Will Heal Our Pain – Austin Leeds Remix) posto come penultima traccia dell’EP.

Mala Leche si presenta tra chitarre in delay e un giro di basso che da solo reggerebbe l’intero brano, completato dai continui loop di batteria come accade nella title track, tanto da sembrarne la sua ovvia prosecuzione, dove però a farla da padrone è la voce di [lessness], più naturale in questo cantato rispetto all’opening. Qualcuno potrebbe anche alzarsi a ballare sotto il chiaro di luna in quella cavalcata di puro ritmo che è Torchlight, continuando nella finale Diwedd, dove la continua modulazione delle tastiere, unite ai loop di batteria e al basso riescono a dare quel ritmo che dà una svolta alla seconda metà del disco, prendendo tutto ciò di buono fatto precedentemente e ricostruendolo in modo egregio.

Che Luigi Segnana fosse un artista navigato lo sapevamo già e The Night Has Gone To War EP non può che confermarlo: le idee ci sono e sono ben sviluppate, segno di un’innegabile esperienza, anche se alcune potrebbero risultare di troppo a molti. Un lavoro da ascoltare più e più volte in una di quelle fredde sere invernali, che possa scaldare gli animi o meno, questo spetta all’ascoltatore deciderlo.

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