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[INTERVISTA] Due chiacchiere con Caneda

Abbiamo avuto l’opportunità di fare qualche domanda a CANEDA, uno degli artisti più affermati nel panorama del rap italiano. Da sempre nel mondo dell’ HipHop, sia per la sua genialità, che nella sua capacità di provocare l’ascoltare,

Caneda ha pubblicato il suo ultimo singolo NOSTALGIA DELLA LUCE, produzione e mix di $toneGold e Marco Zangirolami. Passiamo subito alle domande:

  • Ciao Neda, da poco è uscito il tuo ultimo singolo NOSTALGIA DELLA LUCE. Innanzitutto complimenti a te, a $toneGold e a Marco Zangirolami, quest’ultimo sempre presente nei tuoi brani. Il verso che più mi ha colpito è “In questa cella c’è un angelo che scrive”. Qual è, nel tuo caso, la cella dalla quale scrivi?

La solitudine

  • In molti tuoi brani si notano spesso e volentieri riferimenti a pellicole cinematografiche. Qual è il film che ha più influenzato i tuoi testi?

Si, faccio spesso riferimenti. Non ne ho uno in particolare, ogni anno escono film bellissimi, in questo momento mi vengono in mente Les Choses De La Vie, Un Prophet e Tulip Fever.

  • Ritornando alla musica invece, quali artisti hanno influenzato maggiormente i tuoi testi?

Musicalmente ti dico Sting, Bob Dylan, Lil Wayne, Drake, De Gregori, Vasco

  • Il tuo lavoro che più mi ha colpito è ANCORA3CMDIOSSIGENO, specialmente per brani come Via Da Las Vegas, Mickey & Mallory e Che fai dormi? , ci tenevo a dirtelo. Emerge spesso questo tuo concetto dei sogni, come se i tuoi testi venissero anche da li. Se si, quanto dai sogni e quanto dagli incubi?

Ti ringrazio. Si è un mixtape che è stato realizzato in una notte con Zangirolami, sembravamo fatti. Fuori pioveva, abbiamo fatto dalle 9 alle 2 di notte, siamo usciti dallo studio distrutti. Il giorno dopo non sapevo neanche cosa avevo fatto finchè non me l’ha mandato. Probabilmente si, i miei testi vengono metà dai sogni metà dagli incubi, ma quando il pubblico ha sentito il tape ha capito che è stato fatto solo per essere fatto, senza pensare a classifiche o a premi. Dal cuore, per i cuori.

  • Noto che nei tuoi testi manca quel “tocco biografico”, come se non volessi mai parlare di te. Mi sbaglio?

Hai ragione, sono solo fiabe o pianeti che mi invento, dove tutto è perfetto e romantico, come i film. Ma poi finiscono.

  • Qual è il pezzo a cui ti senti più legato?

Sono legato a tutti, sono come dei figli

  • Oltre ad essere Caneda sei anche CANO, un pittore e scultore che espone in tutto il mondo. C’è collegamento tra i due artisti?

Si, sono la stessa cosa. Creare qualcosa da un foglio bianco o da una tela bianca sono la stessa cosa.

  • Dove ti vedi tra 10 anni?

… (non risponde)

  • Prima abbiamo nominato Marco Zangirolami, com’è nata la tua collaborazione continua con lui? Penso sia una delle miscele più azzeccate nella storia del rap italiano

Grazie, stavo cercando un produttore e un ingegnere diverso dagli altri, volevo andare oltre al solito loop rap. Lui con me ha trovato la libertà di cancellare un beat e risuonarlo da capo.

  • Ultima domanda: un’artista che ti ha colpito in questo 2017?

Future, Vic Mensa, Big Sean e Cam’ron