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Conosciamo i Ramona Flowers

Intervista: Sean Cronin Foto: Jessica Bertolina

Qualche giorno fa siamo stati ospiti degli studi Universal di Milano per intervistare Steve Bird e Sam James, rispettivamente il cantante e il chitarrista della band inglese The Ramona Flowers, che da Bristol stanno esportando il loro synth-pop in giro per il mondo.

La band ha da poco fatto uscire il secondo album Part time spies e l’EP Magnify, che porteranno in tour toccando anche due città italiane:  Milano il 26 ottobre al Serraglio e Bologna il 27 ottobre al Covo Club.

Qui la nostra chiacchierata con due membri della band.

Sono sicuro che i nostri lettori siano molto curiosi di sapere se abbiate scelto il nome “The Ramona Flowers” perché anche voi, come la protagonista del film “Scott Pilgrim vs the World”, avete avuto sette malefiche ex fidanzate.

Steve: Sì ovviamente (ride) … più di sette in realtà.

Sam: Sommando tra noi cinque penso che siano molto più di sette.

Negli ultimi anni siete stati in tour e avete aperto i concerti di band come Bastille, Bombay Bicycle Club e White Lies. Cosa sentite di aver ereditato da tutta questa esperienza?

Steve: È stato grandioso. L’esperienza con Bastille è stata proprio all’inizio del nostro percorso assieme ed è stato un gran tour durante il quale loro stavano diventando molto famosi. C’erano ragazze che gli urlavano dietro da tutte le parti. Che dire invece dell’essere in tournée con i Bombay Bicycle Club? Noi li amiamo.

Sam: Ho guardato tutti i loro live durante il tour. Loro sono persone meravigliose e ora Jack (Steadman, il frontman) ovviamente ha il suo nuovo progetto, Mr. Jukes, che è veramente interessante.

Steve: I White Lies sono una band dal sound incredibile, il tour è stato molto lungo. Poco prima eravamo stati in tour con The Heavy in America. Suonare con queste band è stato di aiuto, cambia tutto, ovviamente per il meglio.

Foto: Jessica Bertolina

Come ci si sente ad essere il main event adesso che siete headliner e che potete costruire il vostro show?

Steve: Non vediamo l’ora. È stato bellissimo andare in tournée con queste band,ma raccogliere tutte le nostre canzoni ed energie ed essere la band di punta sarà divertente.

Sam: Siamo arrivati alla nostra terza pubblicazione quindi è bello, sai abbiamo tutte queste canzoni che possiamo scegliere. Le nuove, le vecchie… tanta scelta.

Che cosa ci potete dire di quello che ascoltavate voi da teenagers?

Steve: Tanta roba diversa, principalmente Blur, Oasis, Radiohead e house music. Gruppi di Bristol come I Massive Attack.

Sam: Per me pure tutte queste band e mi ricordo che compravo i cd dei Nirvana e cd dove potevo trovare delle linee di chitarra interessanti.

Vi capita di comprare ancora cd o vinili?

Sam: Si, assolutamente. Se c’è un album che mi piace veramente tanto compro il vinile.

Steve: Per me no invece. Mi capita di scaricare molto e di comprare diversi album per poterli sentire ma in digitale.

 

Cosa state ascoltando adesso invece?

Steve: Io sto ascoltando Sampha, adoro l’ultimo album dei Phoenix e ovviamente Mr. Jukes come dicevamo.

Sam: Sono un grande fan dei M83 ma non hanno realizzato niente recentemente. C’è una band che si chiama Nightwave che sto ascoltando parecchio insieme ad una band francese chiamata Holy Oysters. Mentre per quanto riguarda Mr Jukes da quando ho iniziato a sentirlo non ho più smesso.

Come sta andando il tour finora e riuscite a scrivere mentre siete in giro a suonare?

Steve: Sta andando molto bene e ci piace tanto suonare live. Stare in studio è necessario ma il bello succede lì fuori. Per il resto proviamo a scrivere mentre siamo in viaggio ma non è molto facile.

Sam: Come ha detto Steve è difficile, sei stanco o hai bevuto, però siamo riusciti a costruire un piccolo studio sul pullman e proviamo sempre a scrivere qualcosa di nuovo.

C’è qualche aneddoto dato dalla vita in tournée?

Steve: Ci piace bere, fare festa e fare festa, inoltre siamo circondati da uno staff incredibile…

Sam: Aspetta, c’è una storia.

Steve: La volta in Canada?

Sam: Esatto. C’è stata questa volta che dovevamo attraversare la frontiera dagli Stati Uniti per andare in Canada e avevamo istruzioni da parte del nostro manager di non fare stupidaggini o di bere perché è risaputo che i controlli siano molto rigidi lì. Arrivati alla frontiera, scendiamo tutti e ci allineammo con i nostri documenti ma ad un certo punto la guardia ci fa: “manca qualcuno” e noi gli diciamo che il nostro cantante è rimasto dentro. Le guardie allora lo chiamano più e più volte e lui casca giù dal pullman in mutande e maglietta. Per fortuna gli hanno dato la possibilità di vestirsi e mettersi le scarpe per poter proseguire al riconoscimento.

Steve: Alla fin fine mi hanno fatto entrare comunque eh!

Finora avete lavorato con persone dal calibro di Andy Barlow e Chris Zane ma in particolar modo con questo ultimo avete lavorato sia al vostro secondo album che al vostro ultimo EP. Potete dirci come mai e cosa voglia dire lavorare con lui?

Steve: Penso che ci abbia portato dove volevamo andare. Con le sue produzioni lui fa cose ancora prima che tu glielo possa dire.

Sam: Ha quel tocco equilibrato sulla musica synth che funziona veramente bene.

Steve: Inoltre siamo diventati ottimi amici con lui. Ci divertiamo un sacco in studio. Finora ha funzionata, il nostro secondo album ci è piaciuto molto quindi ci siamo chiesti “perché no?”.

Ultima domanda, cosa secondo voi non vi è mai stato chiesto finora in un’intervista? Cosa non avete mai rilevato in un’intervista?

Steve: Io ho una seria dipendenza… da piccante. Mangio tanto tanto peperoncino. Crudo, su qualsiasi cosa. Negli anni diventa sempre peggio a dir la verità.
Sam: credigli… è qualcosa di tremendo. Diventa anche pericoloso, ma lui va ben oltre quel livello di pericolo! Una volta ho provato un po’ di quello che lui avrebbe mangiato e non sono riuscito a parlare per almeno un’ora.
Steve: Forse è pure qualcosa che non fa tanto bene a qualcuno che fa il cantante di professione ahah… però dai finora è andato tutto bene.

Ragazzi è stato un enorme piacere. Ci vediamo tra un mese, no?

Steve: Certamente. Ci hanno detto che è un bel posto, non vediamo l’ora.
Sam: Non vediamo l’ora di tornare e divertirci tutti assieme, a prestissimo!